Descrizione
Ringraziamo la Regione Veneto e il Consorzio di Bonifica-Acque Risorgive per quanto sta facendo per il nostro territorio visto che i lavori di potenziamento del “Macchinon” si avviano alla conclusione.
Campagna Lupia è stato il Comune della Riviera del Brenta più colpito dal nubifragio che si è abbattuto in gran parte del Veneto il 26 settembre 2007 ed è stato, assieme alle Amministrazioni Comunali di Camponogara e Campolongo Maggiore, il primo Comune ad approvare un Piano delle Acque Intercomunale. Questo ha permesso di fornirsi di uno strumento conoscitivo in grado di risolvere le criticità idrauliche del bacino idrografico senza dover, quindi, limitare lo studio entro i confini comunali.
Fra le opere previste sia dal Piano delle Acque che dal Piano di Salvaguardia Idraulica, creato dall’allora Commissario Delegato Ing. Mariano Carraro, rientrava il potenziamento del Macchinon, la cui attuale potenzialità di sollevamento è di 11,9 mc/s messi a servizio dei Comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo e Piove di Sacco.
Con il potenziamento dell’impianto idrovoro, la cui manutenzione e gestione è a capo del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, si garantirà il sollevamento di una ulteriore portata di 2,5 mc/s. Le lavorazioni hanno previsto la realizzazione dei canali di ingresso e scarico dell’idrovora e la costruzione, al fine di recapitare le acque nella “Canaletta del Cornio”,di una nuova botte a sifone al di sotto del Canale “Taglio Novissimo” e della S.S. 309 “Romea”. Poiché la posa della succitata botte, costituita da due canne ciascuna del diametro di 2,2 m, non permetteva margini di errore, in quanto sottopassante un importante corso d’acqua nonché un’arteria stradale strategica come lo è la “Romea”, è stato necessario svolgere tutte le relative operazioni in totale sicurezza e quindi, in via precauzionale, ad inizio anno, per alcuni giorni è stato necessario prevedere anche un senso unico alternato per un breve tratto della S.S. 309.
Il nuovo impianto idrovoro sarà inoltre dotato di un gruppo elettrogeno del quale ne beneficerà anche l’esistente.
Il costo dell’opera, finanziata dalla Regione Veneto e dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, inizialmente fissato in 3 milioni di euro si aggirerà al termine dei lavori sui 4,3 milioni.